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Metodo Funzionale della Voce Lichtenberg©

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Che cosa è
Il Metodo funzionale della voce Lichtenberg© è una pedagogia del canto orientata al suono e alla sensorialità; non è una tecnica vocale, non insegna “cosa o come bisogna fare” per cantare “bene” ma lascia che sia il Suono stesso a mostrare la via da esplorare per arricchire se stesso.
Tipo di percorso

La dedizione a questo percorso vocale conduce il cantante ad una relazione sempre più viva e cosciente con il Suono.
Il Metodo funzionale della voce propone un viaggio esperienziale, percettivo, nell’anatomia e nella fisiologia del nostro corpo inteso come “strumento” per il canto; cantare diventa un essere aperti all’ascolto ed al “sentire” dentro e fuori il corpo piuttosto che un atto performativo in cui prende il sopravvento l’esigenza della perfezione stilistica, dell’intonazione perfetta, la tecnica di esecuzione, la gestione della respirazione. La sensorialità sarà quindi guida che orienta, intelligenza profonda nel dirigere i processi fisiologici della funzione vocale al fine di integrare fra loro le varie componenti del suono.
La meta
La meta del lavoro è porsi in atteggiamento esplorativo, entrare in uno stato psichico e motorio di calma vigile in cui il cantante “mette a disposizione” i propri tessuti alla vibrazione. Questo crea la condizione per sviluppare una voce pulsante e ricca di energia luminosa, in cui siano presenti in modo integrato tutti quegli “ingredienti della voce” che per il Metodo funzionale della voce sono i parametri del suono vocale: suono fondamentale, vocale, vibrato e brillantezza.
Ne scaturirà così un alleggerimento della “materia sonora” in quanto la voce sarà libera da quella pressione che soffoca i tessuti, dai condizionamenti culturali e dalle emozioni che la possono limitare fortemente. La laringe, organo di cui spesso si ha poca consapevolezza, potrà essere finalmente percepita come centro di energia e le corde vocali vibrare in modo funzionale, liberando la loro instancabile vitalità, sia nella voce parlata che nel canto.
A chi si rivolge
Il percorso si struttura sull’esperienza personale degli allievi ed è rivolto a tutti, in particolare a cantanti, musicisti, attori, logopedisti, terapisti.
E’ rivolto inoltre a chi vuole entrare in relazione o sviluppare la propria vocalità anche senza avere precedenti esperienze di canto.
Didattica
La didattica si discosta dall’impostazione tradizionale della lezione di canto: non viene mostrato un “modello” di canto puramente estetico, chiedendo all’allievo di identificarsi nell’esperienza dell’insegnante e di seguire le indicazioni tecniche per emettere il suono in un certo modo; per il Metodo funzionale della voce il riferimento è invece il proprio sistema sensoriale, attraverso il quale i tessuti rendono chiarezza dei processi fisiologici in atto nella propria esperienza del cantare e non in quella di un altro. L’approccio didattico è basato sulla domanda suggerita dall’insegnante, finalizzata ad un feedback del vissuto, a suscitare consapevolezza dei processi che avvengono: l’insegnante conduce l’allievo a riconoscere come e dove il suono vocale si manifesta, si struttura e prende forma, portandolo a riconoscere in modo percettivo/esperienziale i diversi parametri del suono.
Durante gli incontri, individuali o collettivi, sono proposte stimolazioni sensoriali (uditive, tattili, cinestesiche, propriocettive, visive, olfattive…..) che permettono al sistema vocale di liberare la propria autonoma potenzialità e portare l’allievo a fare esperienza e riconoscere la struttura profonda del suono vocale; il Suono si potrà allora manifestare come un’entità che si organizza e prende forma nei tessuti e negli spazi del corpo per liberarsi oltre la materia in modo sempre più raffinato.
Quando nasce
Il Metodo funzionale della voce nasce in Germania, a fine anni ‘70 grazie al lavoro di ricerca dell’Istituto di Fisiologia Vocale Applicata di Lichtenberg, ispirato dalla caposcuola del metodo, la cantante e pedagogista Gisela Rohmert; attualmente si colloca fra le proposte più innovative rivolte alla voce e allo strumento musicale.

Il percorso è rivolto a tutti ed in particolare a  cantanti, musicisti, attori, logopedisti, terapisti.

 

Che cosa è
Il Metodo funzionale della voce Lichtenberg© è una pedagogia del canto orientata al suono e alla sensorialità; non è una tecnica vocale, non insegna “cosa o come bisogna fare” per cantare “bene” ma lascia che sia il Suono stesso a mostrare la via da esplorare per arricchire se stesso.
Tipo di percorso

La dedizione a questo percorso vocale conduce il cantante ad una relazione sempre più viva e cosciente con il Suono.
Il Metodo funzionale della voce propone un viaggio esperienziale, percettivo, nell’anatomia e nella fisiologia del corpo inteso come “strumento” per il canto;
cantare allora diventa un essere aperti all’ascolto ed al “sentire” dentro e fuori il corpo piuttosto che un atto performativo in cui prende il sopravvento l’esigenza della perfezione stilistica, dell’intonazione perfetta, la tecnica di esecuzione, la gestione della respirazione. La sensorialità quindi diventa guida che orienta, intelligenza profonda nel dirigere i processi fisiologici della funzione vocale al fine di integrare fra loro le varie componenti del suono.
La meta
La meta del lavoro è porsi in atteggiamento esplorativo, entrare in uno stato psichico e motorio di calma vigile in cui il cantante “mette a disposizione” i propri tessuti alla vibrazione. Questo crea la condizione per sviluppare una voce pulsante e ricca di energia luminosa, in cui siano presenti in modo integrato tutti quegli “ingredienti della voce” che per il Metodo funzionale della voce sono i parametri del suono vocale: suono fondamentale, vocale, vibrato e brillantezza.
Ne scaturirà così un alleggerimento della “materia sonora” in quanto la voce sarà libera da quella pressione che soffoca i tessuti, dai condizionamenti culturali e dalle emozioni che la possono limitare fortemente. La laringe, organo di cui spesso si ha poca consapevolezza, potrà essere finalmente percepita come centro di energia e le corde vocali vibrare in modo funzionale, liberando la loro instancabile vitalità, sia nella voce parlata che nel canto.
A chi si rivolge
Il percorso si struttura sull’esperienza personale degli allievi ed è rivolto a tutti, in particolare a cantanti, musicisti, attori, logopedisti, terapisti.
E’ rivolto inoltre a chi vuole entrare in relazione o sviluppare la propria vocalità anche senza avere precedenti esperienze di canto.
Didattica
La didattica si discosta dall’impostazione tradizionale della lezione di canto: non viene mostrato un “modello” di canto puramente estetico, chiedendo all’allievo di identificarsi nell’esperienza dell’insegnante e di seguire le indicazioni tecniche per emettere il suono in un certo modo; per il Metodo funzionale della voce il riferimento è invece il proprio sistema sensoriale, attraverso il quale i tessuti rendono chiarezza dei processi fisiologici in atto nella propria esperienza del cantare e non in quella di un altro. L’approccio didattico è basato sulla domanda suggerita dall’insegnante, finalizzata ad un feedback del vissuto, a suscitare consapevolezza dei processi che avvengono: l’insegnante conduce l’allievo a riconoscere come e dove il suono vocale si manifesta, si struttura e prende forma, portandolo a riconoscere in modo percettivo/esperienziale i diversi parametri del suono.
Durante gli incontri, individuali o collettivi, sono proposte stimolazioni sensoriali (uditive, tattili, cinestesiche, propriocettive, visive, olfattive…..) che permettono al sistema vocale di liberare la propria autonoma potenzialità e portare l’allievo a fare esperienza e riconoscere la struttura profonda del suono vocale; il Suono si potrà allora manifestare come un’entità che si organizza e prende forma nei tessuti e negli spazi del corpo per liberarsi oltre la materia in modo sempre più raffinato.
Quando nasce
Il Metodo funzionale della voce nasce in Germania, a fine anni ‘70 grazie al lavoro di ricerca dell’Istituto di Fisiologia Vocale Applicata di Lichtenberg, ispirato dalla caposcuola del metodo, la cantante e pedagogista Gisela Rohmert; attualmente si colloca fra le proposte più innovative rivolte alla voce e allo strumento musicale.

Il percorso è rivolto a tutti ed in particolare a  cantanti, musicisti, attori, logopedisti, terapisti.

 

Proposte didattiche

Lezioni individuali

Le lezioni individuali del Metodo Lichtenberg hanno una durata di 50’ circa.
La dedizione alla  funzionalità voce attraverso le lezioni individuali attiva un percorso che può durare a lungo nel tempo e portare allo sviluppo di una voce ricca di qualità e “materia” sonora.
La tematica della lezione non è stabilita a priori ma  prende forma in base alla via che il “sistema cantante” della persona suggerisce in quel momento. Potrà quindi essere maggiormente orientata al corpo, al suono, ai organi specifici del tratto vocale, alla relazione con se stessi e con le proprie emozioni.

Laboratori tematici in piccoli gruppi:

L’attività prevede lo sviluppo di una tematica inerente la relazione fra corpo e voce, sia cantata che parlata.
Il programma:
– presentazione dell’argomento, secondo la ricerca del Lichtenberger© Institut
– esplorazione corporea per la consapevolezza dei processi fisiologici che interessano il “corpo-strumento”.
– lavoro a coppie o in gruppo
– uso strumenti rituali dal mondo per “massaggio sonoro”, al fine di attivare l’ascolto esterno e interno
– Consapevolezza attraverso il movimento: “CAM” Metodo Feldenkrais®, lezione guidata di gruppo.
Il Metodo Feldenkrais® arricchisce il percorso di apprendimento con momenti dedicati al movimento consapevole per dare flessibilità alla colonna vertebrale, con un effetto di autoregolazione del tratto vocale.
– momenti di feedback sulle esperienze vissute
– lezione individuale per ogni partecipante
I laboratori si attivano con la partecipazione di un numero minimo di 4 e un massimo di 8 persone.

 

Dove
Fino ad oggi le proposte sono state attuate in Sicilia (Palermo, Caltanissetta), a Milano, a Sondrio.

Laboratori: presso associazioni e spazi privati, disponendo di uno spazio silenzioso, sufficientemente riscaldato e adeguato per comodo lavoro a terra su tappetini.
Lezioni individuali: presso associazioni, presso la sede dell’insegnante o, a richiesta, a domicilio.

L’insegnante

Mariolina Zitta (Maria Carla).
La sua attività ha come sentieri esperienziali la natura, il suono e il movimento, alla ricerca delle relazioni che rendono questi mondi così profondamente interconnessi. Da 25 anni si occupa di ricerca e didattica delle sonorità naturali e di musica delle origini.
Ha frequentato la formazione quadriennale del Lichtenberger© Method dal 2016 al 2010 presso il Lichtenberg Institute (Germania) conseguendo l’abilitazione all’insegnamento sotto la guida di Gisela Rohmert; nel 2014 ha conseguito il diploma del Metodo Feldenkrais.